Nostra Patria non è il mondo intero

Laterza, quella che plaudiva alla censura “democratica” del Salone di Torino e che ha bloccato diversi utenti che avevano risposto all’invito di scrivere in 20 parole cosa fosse il fascismo (tipo chi faceva loro notare che è qualcosa di mooolto simile alla UE), esce con un libro, La tua patria è il mondo intero, che è un inno al totalitarismo mondialista, in cui ovviamente si esalta Leuropa. Citando alla ca…dicane l’internazionalismo anarchico, si propaganda il vero e unico “fascismo del terzo millennio”: quello cosmopolita, senza confini, liberista, magari con una sola moneta (elettronica) e un solo Grande Capo. Ma mica ci arrivano, per loro sono “ineluttabili sfide globali per il progresso dell’umanità”.

Come ho già detto, la grammatica della geopolitica prevede solo due generi: nazione e impero, democratica l’una totalitaria l’altro. Il resto sono solo pippe mentali (tanto care a iMercati©) da hippies Peace and Love fuori tempo massimo. I no borders dovrebbero tenere presente anche che quando non ci saranno più confini, non ci sarà più un posto dove scappare. Loro che sono ribelli e antagonisti per definizione dovrebbero riflettere su questa cosa.

D’altronde, che la lotta per l’emancipazione dei popoli avesse una dimensione prettamente nazionale lo diceva già Gramsci che parlava di «Stato socialista nazionale, disposto e organizzato in modo da essere capace di ingranarsi con gli altri Stati socialisti» (Lo Stato e il socialismo). Altro che globalizzazione e cosmopolitismo. E Lelio Basso, padre costituente socialista, in un discorso alla Camera rimarcava: «Il nostro internazionalismo non ha nulla in comune con questo cosmopolitismo di cui si sente tanto parlare e con il quale si giustificano e si invocano queste unioni europee e queste continue rinunzie alla sovranità nazionale. L’internazionalismo proletario non rinnega il sentimento nazionale, non rinnega la storia, ma vuol creare le condizioni che permettano alle nazioni di vivere pacificamente insieme. Il cosmopolitismo di oggi è tutt’altra cosa: è rinnegamento dei valori nazionali per far meglio accettare la dominazione straniera»

Concludo con un’altra citazione:


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Pubblicato da L'Uomo Mascherato

Non posso dire molto. Sono un uomo. E sono mascherato.

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