Ci risiamo, puntuali come la morte. Per l’ottava volta in 40 anni, il Potere cerca di ridurre il numero dei parlamentari, segno che questa “riforma” tanto a favore del popolo non è. Gli ultimi a provarci (e a rimbalzare contro il referendum) sono stati Berlusconi e Renzi, mentre oggi a recitare la parte dei tagliatori di sprechi sono i grillini. Tutti insensibili al fatto che il popolo italiano si sia già espresso più volte in materia. Si sa, finché il popolo non risponde in modo corretto la domanda va ripetuta. Quindi il 20 e 21 settembre la risposta dovrà essere, di nuovo, molto netta: NO!
Ma entriamo nel merito della questione. Già la scelta dell’hashtag #tagliapoltrone indica che siamo nel campo del lessico politico “pop”, per cui “tagliare i parlamentari è giusto, basta sprechi, costano troppo, è tutto un magna magna!”. Un ritornello facile e orecchiabile da dare in pasto all’italiano medio arrabbiato contro la casta-cricca-corruzione. Bene, diciamolo una volta per tutte, in modo categorico: diminuire i parlamentari è sbagliato, è un male, è brutto! Meno parlamentari vuol dire semplicemente minore democrazia, minore rappresentanza per il popolo. È matematica: meno parlamentari ci sono e più voti servono per eleggerne uno, quindi il “peso” di ogni singolo voto sarà minore. Viceversa, più parlamentari ci sono e meno voti servono per eleggerne uno, quindi il “peso” di ogni cittadino elettore sarà maggiore, potrà influire di più sulla composizione del Parlamento che sarà uno specchio più fedele della società. Quindi, non solo va bene che i parlamentari rimangano quelli che sono, ma dovrebbero persino aumentare! L’attuale numero, infatti, era stato pensato dai Padri Costituenti per dare la giusta rappresentanza (in un sistema proporzionale, tra l’altro…) a una popolazione che allora era di 45 milioni. Oggi siamo 61 milioni! Questo articolo racconta nei dettagli come i Costituenti arrivarono a quella decisione.
In un contesto politico in cui gli spazi di democrazia si riducono sempre di più, togliere ulteriore rappresentanza ai cittadini è davvero una follia. E per cosa poi? Per risparmiare 90 centesimi a testa ogni anno, lo 0,007% della spesa pubblica (fonte: Osservatorio Università Cattolica). Il vero risparmio, se proprio vi sta a cuore quello, lo si fa diminuendo stipendi e privilegi dei parlamentari, non il loro numero. E per far questo non serve riscrivere la Costituzione, basta modificare i Regolamenti Parlamentari. Per non parlare del risparmio COLOSSALE che verrebbe dal riprendere in mano la propria moneta e smettere di chiederla in prestito a strozzo alle banche private (iMercati®). Ma questa riforma non sembra passare nemmeno per la testa ai grillini onestà-onestà! A proposito di onestà, meno parlamentari sono anche più facilmente corruttibili dalle lobby che infestano i Palazzi, nonché più facilmente controllabili da organismi superiori: BCE, Commissione Europea, Fondo Monetario o Governo italiano stesso.
Un vero e proprio scippo di democrazia dopo di cui il vostro voto conterà molto meno.
Con il taglio dei #345parlamentari una forza politica che in Lombardia prende l’8% o in Toscana prende il 14% rischia di non avere rappresentanti eletti al #Senato
— Fabio Dragoni (@fdragoni) July 12, 2019
No, non #TaglianoPoltrone per voi, le tagliano per chi vuol gestire in modo sempre più facile e sbrigativo lo Stato, facendovi contare sempre meno. Non ci cascate.
La seguente tabella si commenta da sola: siamo già adesso uno degli Stati col minor numero di parlamentari in base alla popolazione. Vogliamo sforbiciare ancora di più la nostra possibilità di essere rappresentati?
È significativo anche che il progetto eversivo della P2 di Licio Gelli prevedesse, tra le altre cose, anche il taglio dei parlamentari:
Lo sapevate che la RIDUZIONE DEL NUMERO DEI PARLAMENTARI era uno dei punti fondamentali del PIANO della P2 di LICIO GELLI? Punto per punto quel piano si sta attuando. Prima Occhetto, poi D'Alema, poi Renzi, adesso il Movimento 5 Stelle. Questo è il fascismo oggi! pic.twitter.com/IlqrG7iDOp
— Marco Rizzo (@MarcoRizzoPC) August 12, 2019
Un altro aspetto molto preoccupante è il fatto che, se passasse la riforma, basterebbero una manciata di voti per cambiare la Costituzione con una maggioranza tale da non dover passare nemmeno dal referendum confermativo!
267 deputati
134 senatori
Questi sono i numeri da brivido sufficienti, se dovesse passare il #Referendum2020, per cambiare la Costituzione in ogni sua parte, senza la possibilità per i cittadini di esprimersi con un successivo referendum.
Nessuno ci ha pensato. Auguri.#IoVotoNO— Fondazione Luigi Einaudi Onlus (@fleinaudi) August 20, 2020
